Mercurio

Raggio equatoriale

2.440 Km,

Massa

0,056 x massa della Terra

Densità

5,4 g/cm3

Temperatura superficie +427 / -173 °C
Distanza dal sole media 57,9 milioni Km
Periodo rotazione 59 giorni
Periodo rivoluzione 88 giorni
Satelliti Nessuno

È il pianeta più vicino a sole e per questo è molto difficile da osservare in quanto sempre basso all'orizzonte all'alba ed al tramonto. Dista dolo 46-69 MILIONI di km dal sole e si allontana dal suo bordo per soli 28° (elongazione). Talvolta può essere visto in transito davanti al sole come un piccolo punto nero rotondo.
In alto Mercurio in transito davanti al sole Ha un raggio di 2439,7 km ed impiega 58 giorni, 15 ore e 30 minuti a compiere un giro su se stesso e 88 a compiere un giro intorno al Sole (è molto veloce altrimenti sarebbe già precipitato sul sole) per cui è visibile solo per pochi giorni.
A dispetto delle sue ridotte dimensioni e del lento moto di rotazione, Mercurio possiede un campo magnetico stabile generato dalla circolazione dei fluidi del mantello ricco di ferro e dai forti effetti mareali, causati dalla relativamente elevata eccentricità dell'orbita del pianeta, i quali fornirebbero l'energia necessaria a mantenere il nucleo allo stato liquido. L'orbita di Mercurio traccia un percorso a corolla di fiore (precessione), perché il pianeta, al perielio, aumenta la propria velocità come descritto dalle Leggi di Keplero e di conseguenza aumenta anche la sua massa relativistica. Questo produce una piccola accelerazione nella velocità orbitale del pianeta, che raggiunge il punto di perielio più velocemente di quanto previsto dalla Legge di Newton. La perdita di massa solare determina anche un progressivo allargamento delle orbite dei pianeti.
La sua massa è pari al 5,5% di quella della Terra. La durata del giorno siderale, combinata con il breve periodo di rivoluzione fa si che il sole torni allo zenit sullo stesso punto ogni 176 giorni terrestri, per cui Mercurio espone a lungo la stessa superficie e questo comporta che la temperatura oscilli fra -170 e +430 °C. La temperatura massima si ha in prossimità dell'equatore nel periodo di massimo avvicinamento al sole, non si esclude che in prossimità dei poli, all'interno dei crateri, la temperatura si sia mantenuta sempre sotto lo zero, conservando acqua ghiacciata. Le riflessioni di onde radio dai poli registrate da Arecibo fanno pensare ad uno strato di due metri di ghiaccio. L'assenza di atmosfera spiega gli enormi sbalzi termici della superficie. Infatti è presente solo un velo gassoso costituito da elio, catturato e rapidamente perso dal pianeta soffiato dal vento solare. Non ha più vulcani attivi anche se alcune zone evidenziano temperature riferibili a magma.

Struttura

Internamente è costituito da un grande nucleo ferroso esteso per tre quarti del suo diametro (è il pianeta con la maggiore densità di ferro) e da un mantello con ossidi e silicati di ferro e magnesio sormontato da una crosta rocciosa.
Per l'assenza di atmosfera, come quella lunare, anche la superficie di Mercurio è costellata di numerosi crateri d'impatto da parte di asteroidi catturati dal sole, circondati da raggi chiari costituiti da lava solidificata, materiale eiettato e pianure intercrateri lisce. A differenza della Luna, Mercurio ha catene montuose alte fino a 3.000 metri, formatesi probabilmente per corrugazione della superficie durante la fase di raffreddamento del pianeta.

B. Caloris Degas Bronte Un esteso bassopiano, il Bacino Caloris, ricorda i mari lunari.Ha un diametro di 1.340 km, profondo 9 Km e circondato da rilievi di 2 Km ed è la più grande formazione conosciuta di Mercurio (quasi un emisfero). Probabilmente si è formata in seguito all'impatto di un grosso asteroide che ha rischiato di spezzarlo, come dimostrerebbero le fratture presenti agli antipodi del Bacino o Mare Caloris. I crateri di Degas e Brontë circondati da una famosa raggera, hanno un diametro di 60 Km.
Molti meteoroidi viaggiano intorno al Sole in direzione inversa rispetto a quella del pianeta.Principali indiziati sono i frammenti di due famiglie di comete di lungo periodo disintegrate dal Sole, come quella di Giove e quella di Halley. I frammenti viaggiano a più di 224 mila miglia orarie e determinano impatti decisamente violenti soprattutto all'alba (attività meteorica "mattutina"). Mercurio non ha satelliti e la sua esplorazione è iniziata nel 1974 con la sonda Mariner 10 e proseguita con la Messenger fino al 2015. Confrontando i dati dalle due sonde a 30 anni di differenza, si è rilevato un restringimento del diametro del pianeta dai 3 ai 14 chilometri dovuto al raffreddamento e restringimento del suo nucleo di liquido ferroso. La riduzione di volume del nucleo si riflette in superficie con la comparsa di "crepe" di notevoli dimensioni, fino a 1000 km di lunghezza e 3 di profondità.

Suggestiva immagine con falsi colori provenienente da https://photojournal.jpl.nasa.gov/targetFamily/Mercury